Tra le popolazioni dell'ex Western Sudan, oggi diviso tra Mali, Costa d'Avorio e Burkina Faso, particolare interesse suscitano le serrature scolpite in legno, utilizzate per chiudere le porte o le finestre di granai o di abitazioni. Le più famose sono quelle dei Dogon e dei Bamana (anche appellati Bambara sui vecchi testi): rappresentano figure antropomorfe o zoomorfe con significati simbolici che esulano dalla semplice "cultura materiale" per arrivare in alcuni casi alla vera e propria arte. Questo bell'esempio è dei Bamana e rappresenta una figura umana molto stilizzata, dotata solo degli arti inferiori in quanto gli arti superiori sono simboleggiati dal chiavistello qui mancante, con la testa caratterizzata dalle orecchie da animale, forse una iena.
L'oggetto si presenta dotato di una patina molto buona, segno di evidente età, e la costruzione della base rivela una origine francese. E' alto 43 cm., base compresa. Io l'ho acquistato dalla galleria statunitense di Craig De Lora e, in precedenza, apparteneva alla collezione Endicott. La sua qualità mi sembra complessivamente molto buona.
Bibliografia:
1) Bamana. The art of existence in Mali
Jean-Paul Colleyn - Museum for African art, New York- Museum Rietberg, Zurich - Snoek-Ducaju & Zoon, Gent; 2001
2) Bamanaya. Un'arte di vivere in Mali
Jean-Paul Colleyn - Catherine De Clippel - Centro Studi Archeologia Africana, Milano, 1998
Questa serratura appartiene ora alla collezione del Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma.
Questa serratura appartiene ora alla collezione del Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma.
Questo oggetto non fa più parte della mia collezione: è infatti stato donato al Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma e fa parte ora della loro collezione permanente.
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